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    Che successo il Trofeo Nazionale Under 12 volley S3 3vs3

    Negli ultimi tre giorni Caorle è stata la capitale della pallavolo giovanile con il Trofeo Nazionale Under 12 volley S3 3vs3. La cittadina veneta, bandiera blu, ha ospitato 21 squadre maschili e 21 femminili. L’evento organizzato dalla Fipav Veneto ha avuto il supporto del Volley Team Club San Donà e della banca Prealpi San Biagio Caorle. Quarantadue formazioni provenienti da tutta Italia si sono contese i trofei al PalaExpomar, nell’impianto polifunzionale di 5.000 metri quadrati è andata in scena una tre giorni di gare davvero molto entusiasmante.
    In campo femminile il San Donà Piave Volley ha vinto 2-1 con il Giorgione (15-12; 10-15; 15-14); terzo posto per le Pgs Issa che hanno piegato 2-1 Viserba (15-11; 12-15; 13-15).
    Nella categoria maschile la squadra ligure del Colombo Volley ha piegato 2-0 il Lucky Volley Reggio Calabria (15-8; 15-7). Sul gradino più basso del podio il Volley Giovanile Sir Perugia che ha sconfitto 2-1 il Portogruaro (15-6; 12-15; 15-6).
    Tre giornate di belle partite, ma soprattutto importanti per la crescita della pratica sportiva fra i più giovani. LEGGI TUTTO

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    Personal Time: il saluto a David Umek

    Il presidente Fabio Zuliani e tutto lo staff dirigenziale della Personal Time, salutano dopo due stagioni lo schiacciatore David Umek a cui vanno i ringraziamenti del club per la professionalità dimostrata e l’augurio che la carriera prosegua all’insegna dei grandi risultati.
    Nella prima annata in maglia San Donà David è stato una pedina importante per il raggiungimento della salvezza, nella seconda invece al servizio di Daniele Moretti uno degli uomini chiave per arrivare fino alla finale play off. In due campionati David ha segnato 800 punti, l’ultimo a mollare in campo e sempre pronto ad incitare i compagni nei momenti di difficoltà. Grazie di tutto David, in bocca al lupo per il futuro. LEGGI TUTTO

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    Venezia FC: te la sei meritatA

    I fioi sono saliti in serie A. Dopo due stagioni d’assenza, il Venezia FC torna nel massimo campionato italiano. La vittoria di questa sera con la Cremonese, 1-0 rete di Gytkjaer permette ai lagunari di vincere i play off promozione. Complimenti alla squadra del presidente  Duncan Niederauer, al tecnico Paolo Vanoli, al direttore sportivo Filippo Antonelli, ai giocatori e a tutto lo staff dirigenziale dei lagunari.
    Una promozione che parla anche un po’ san donatese, il capitano Marco Modolo è un nostro concittadino, e a lui più di tutti, va la nostra gioia per il traguardo appena raggiunto. Ce ne andiamo in serie A, ce ne andiamo in serie A; cosi cantavano i tifosi al Penzo questa sera.
    Un’impresa straordinariA. LEGGI TUTTO

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    Personal Time: viva la festa della Repubblica

    Il 2 giugno sul nostro calendario è una data segnata in rosso. E’ la festa della Repubblica. Settantotto anni fa ci fu il referendum istituzionale con gli italiani chiamati alle urne per decidere quale forma di stato doveva essere l’Italia. I nostri connazionali dovevano scegliere fra monarchia o Repubblica.
    In quel 2  e 3 giugno 1946 ci fu la prima votazione a suffragio universale a cui parteciparono anche le donne.
    Vinsero i repubblicani, dopo 85 anni di regno, il 18 giugno 1946 la cassazione sancì la nascita della Repubblica italiana.
    Oggi, come ogni giorno della nostra vita, dovremo essere grati a quegli italiani che ci hanno dato la Repubblica.
    Oggi su ogni palazzo pubblico sventola fieramente un tricolore.
    Fratelli d’Italia,l’Italia s’è desta,dell’elmo di Scipios’è cinta la testa.
    Buon 2 giugno a tutti, e viva la nostra Repubblica. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, il saluto del cap Nicolò Bassanello

    Il presidente Fabio Zuliani e tutto lo staff dirigenziale della Personal Time, salutano dopo tre stagioni  il capitano Nicolò Bassanello a cui vanno i ringraziamenti del club per la professionalità dimostrata e l’augurio che la carriera prosegua all’insegna dei grandi risultati.
    Queste le parole di Bassanello: “Saluto tutti, un palazzetto che nel tempo abbiamo saputo riempire grazie ai successi ottenuti sul campo con i compagni, non avevo mai visto il Barbazza così pieno, e penso neanche la società, questo mi ha reso molto orgoglioso, da giocatore e capitano di questa squadra stupenda che ha saputo raggiungere una finale storica per la serie A2”.
    C’è un po’ di rammarico nelle parole del Bassa: “Purtroppo, non siamo riusciti a coronare il sogno. Sono state due stagioni in crescendo dove nella prima abbiamo messo delle basi, non raggiungendo i play-off e nella seconda siamo cresciuti tanto fino a ottenere bellissime soddisfazioni. Onorato di essere stato il capitano e di aver aiutato i compagni nelle varie fasi di ricezione e difesa.  Ringrazio tutti,  spero di aver lasciato un buon segno alla società, ai compagni, allo staff e a tutti coloro che sono venuti a vederci”.
    In bocca al lupo Bassa. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, il saluto di Calogero Tulone

    Il presidente Fabio Zuliani e tutto lo staff dirigenziale della Personal Time, salutano Calogero Tulone a cui vanno i ringraziamenti del club per la professionalità dimostrata e l’augurio che la carriera prosegua all’insegna di grandi risultati.
    Queste le parole di saluto di Tulone: “E’ stata un’esperienza positiva – racconta Calogero-, mi sono trovato a mio agio con tutti quanti. Ho trovato persone speciali che hanno cercato sempre di risolvere e di accontentare le mie esigenze. Nello sport è difficile trovare un posto dove stai tutta la carriera. Il prossimo anno non sarò qui con voi, sarete sempre nel mio cuore, chissà magari un giorno ci rivedremo nella stessa parte di campo”.
    La stagione è stata molto positiva: “Peccato per la finale persa, nelle due partite con Fano abbiamo dato tutto quello che avevamo. Siamo stati un grande gruppo in tutti i sensi, con noi lo è stato lo staff tecnico e la dirigenza”.
    Ascolta l’intervista completa sui nostri canali digitali spreaker, spotify e amazon music LEGGI TUTTO

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    La Personal Time premiata in comune a San Donà

    Una squadra, un club e i suoi giocatori rappresentano sempre la città in cui giocano e fanno la loro attività agonistica.
    Con grande orgoglio nella giornata di ieri la Personal Time è stata ricevuta in comune insieme al Volley Pool Piave per celebrare la grande stagione appena vissuta che ha visto i ragazzi  di Daniele Moretti giocare la finale per salire in serie A2.
    Una rappresentanza della dirigenza, dei giocatori e dello staff tecnico sono stati ricevuti in municipio per ritirare una targa di riconoscimento “per l’aver portato con successo il nome di San Donà di Piave in giro per l’Italia”.
    Grazie al sindaco Alberto Teso, all’assessore allo sport Simone Cereser e a tutta la giunta comunale per l’attestato di stima. LEGGI TUTTO

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    Bene ma non benissimo l’Italia delle big contro una modestissima Francia

    L’Italia al gran completo approfitta di una modestissima Francia per rodarsi e ritrovarsi. Qualcosa ha funzionato bene, come il muro (9 vincenti a 2), la fase break, il gioco in attacco delle nostre bande (Sylla e Bosetti), qualcos’altro meno. La cosa che sorprende è che la nota stonata riguardi l’intesa tra Orro ed Egonu (top scorer con 13 punti), due compagne di nazionale da diverso tempo e di club nell’ultima stagione, ma siamo certi che Velasco riuscirà a togliere la ruggine anche da questo ingranaggio. Alla fine, comunque, un 3-0 che fa morale, punti per il ranking (2.42) e offre spunti interessanti su cui lavorare in questa seconda settimana di VNL femminile delle azzurre. Bene, lo sottolineiamo, ma comunque non benissimo. Francamente ci saremmo aspettati qualcosa di più da questa Italia delle “big”, ma era comunque la prima uscita e in tante dovevano ritrovare anche il ritmo partita.

    SESTETTI – Velasco testa subito le “big” e parte con le diagonali Orro-Egonu e Bosetti-Sylla, coppia centrale formata da capitan Danesi e Lubian, De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete Rousseaux risponde con Stojljkovic in regia opposta a Gicquel, Cazaute e Haewegene in banda, Bauer e Sylves al centro, Gelin (nuovo acquisto del Vero Volley) libero.

    1° SET – Subito difese protagoniste sin dalla prima azione, decisa alla fine da un tocco di polpastrelli di Egonu. Altro rally-point e a segno ci va anche Danesi. Poco più avanti, sotto 3-7, la Francia chiama il primo time-out della gara. In difesa le azzurre si muovono bene, De Gennaro tira su come sempre la qualunque, Bosetti e Sylla le vanno dietro garantendo solidità. Teniamo bene anche con il muro difesa, mentre in attacco mostriamo ancora qualche ruggine. Velasco per ora osserva senza intervenire. Ad ogni modo non perdiamo mai il pallino del gioco (10-18, 11-20). Sul 13-21 doppio cambio con Cambi-Antropova, subito in palla, e andiamo a chiudere il set con il punteggio di 15-25.

    2° SET – Qualcosa continua a non funzionare nelle nostre alzate anche all’inizio del secondo set: Lubian cicca un primo tentativo di fast, poi si rifà graffiando la palla con le unghie nel secondo; Egonu spara largo o senza colpo ferire. Sotto nel punteggio (7-5), ci aggrappiamo agli attacchi vincenti di Sylla trovando prima la parità e poi il doppio vantaggio (8-10). Egonu e Lubian continuano a non trovare la misura in attacco, ma Paola pesca il primo ace della sua partita che potrebbe sbloccarla (10-14).

    I pilastri che reggono il nostro gioco restano, al momento, De Gennaro, Danesi, Sylla e Bosetti. Durante il time-out, l’ennesimo, chiamato dalla Francia (sotto 11-17), Velasco parla fitto con Orro, dialogo che avremmo voluto ascoltare ma purtroppo il volume era aperto sull’altra panchina. Alla ripresa del gioco le transalpine continuano a sprecare il pregevole lavoro di Gelin in seconda linea schiantandosi sul muro azzurro (12-20) e per l’Italia è un gioco da ragazzi superare il traguardo anche di questo set con le marce in folle (14-25). Ma il bel gioco, va detto, ancora non si è visto.

    3° SET – La novità nel terzo set è l’ingresso di Fahr per Lubian. L’Italia parte subito forte (0-3, 5-11) e il match non ha davvero più molto da dire. Velasco da rifiatare Danesi e chiude con la coppia centrale dell’Imoco (Fahr-Lubian). La regia continua a far ascoltare solo i timeout di Rousseaux, a questo punto non ne possiamo più e azzeriamo il volume (quando ce vò, ce vò si dice in questi casi, no?). Le sette di Fahr (e pure i 3 muri stampati in un amen) sono un bel vedere e chiudiamo con larghi sorrisi. Nel finale (10-21) campo anche per Degradi e Bonifacio, poi anche Cambi e Antropova: 14-25 e fine dei giochi. Appuntamento a domani per la seconda uscita mattutina (ore 6.30) contro la Repubblica Dominicana.[IN AGGIORNAMENTO]

    Francia – Italia 0-3(15-25, 14-25, 14-25)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO