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    Qualifiche diretta MotoGp Aragon: segui Bagnaia e gli altri

    11:31

    Marc Marquez in pole position ad Aragon: è record!

    Giro pazzesco dello spagnolo che con 1:45:704 fa segnare anche il record sulla pista spagnola.

    11:28

    Primi tempi, Marquez imprendibile

    Dopo i primi time attack Marc Marquez si conferma velocissimo. Dietro c’è il fratello, poi Acosta. Bagnaia ancora lontano, ma è battaglia.

    11:20

    Inizia la Q2, è lotta alla pole: i piloti

    Zarco, Vinales, Quartararo (dal Q1), Morbidelli, Binder, Mir, Acosta, Di Giannantonio (dal Q1), Aldeguer, Bagnaia, Alex Marquez, Marc Marquez. Questi i piloti che si giocano la pole.

    11:09

    I risultati della Q1

    Miglior tempo per Di Giannantonio, che per un soffio è davanti a Quartararo (loro si giocheranno la pole nella Q2). Bezzecchi alla fine riesce a fare il suo tempo, ma è ventesimo.

    11:04

    Bezzecchi, che sfortuna

    Rientrato in tempo per prendere la moto due dopo la caduta, il pilota Aprilia non ha di fatto segnare nessun tempo. Problemi per lui sull’asfalto spagnolo.

    10:56

    Iniziate le qualifiche. Bandiera gialla, a terra Bezzecchi

    Marco cade in curva 3, classica scivolata senza conseguenze. Ma ora deve fare in fretta per rientrare ai box e prende la seconda moto.

    10:43

    Fine delle Fp2, ora le qualifiche: Marc Marquez sembra imbattibile

    Marquez fa segnare ancora il miglior tempo anche nelle Libere 2 in 1:46.607. Secondo Acosta (KTM), seconda la Ducati VR di Morbidelli. Poi Vinales, Binder, Bezzecchi e Bagnaia, che ha messo in mostra un buon passo nel finale. Alle 10:50 le qualifiche.

    10:36

    Fp2, caduta per Alex Marquez

    Bandiera gialla quando mancano circa 9 minuti dalla fine della sessione che precede le qualifiche. Alex Marquez autore di una scivolata: pilota ok.

    10:22

    Le difficoltà di Bagnaia

    Nonostante la scelta di utilizzare una forcella più lunga, una modifica che dovrebbe mutare non poco le sensazioni sul davanti della sua GP25, Pecco non va: “Anche cambiando una cosa così grossa la differenza è quasi nulla – l’ammissione del piemontese – quindi la situazione è un po’ problematica. Mi aspettavo di più, continuo ad avere le stesse sensazioni. L’importante è cercare di restare ottimisti, continuando a cercare una soluzione. Sono entrato in top ten (nelle Practice ndc) per il rotto della cuffia ma quello era l’importante”.

    10:08

    Moto Gp Aragon, tutti gli orari

    Si va in pista alle 10.10 per le FP2, alle 10.50 per le qualifiche e alle 15 per la gara Sprint. Domani la gara alle 14.

    10:07

    Marc Marquez, un rapporto speciale ad Aragon

    Marc Marquez qui ha vinto per sette volte tra Moto2 e MotoGP.  Quattro trionficonsecutivi dal 2016 al 2019 guidando la Honda. L’anno scorso firmò la prima vittoria in sella alla Ducati e interruppe un digiuno di successi lungo 1043 giorni.

    10:02

    MotoGp Aragon, il via alle qualifiche

    Due giorni ricchi di adrenalina ed emozioni. Alle 10:50 il via alle qualifiche, poi alle 15 la gara Sprint per i primi punti del weekend. Domani la gara lunga. Tutti contro Marc Marquez.

    Aragon – Spagna LEGGI TUTTO

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    Il rilancio di Bagnaia: “Ho già vinto da -91”

    TORINO – Alzare bandiera bianca? Mai. Chinare la testa di fronte al vecchio re ritrovato in tutti i sensi, anche all’interno del suo box? Figuriamoci. Nel momento più complicato della sua carriera, reduce da tre cadute nelle ultime due gare e dalle critiche neppure troppo velate di Gigi Dall’Igna, al punto che in molti hanno iniziato a pensare a una Ducati senza il messia che l’ha riportata su LEGGI TUTTO

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    In sella alla BMW M 1000 RR di Razgatlioglu: dentro il sogno SBK

    In sella alla BMW SBK di Razgatlioglu: ansia da prestazione

    Un colpo all’avviamento e il quattro cilindri prende vita. Già ai bassi regimi ti fai un idea sentendo quel sound cupo, e bastano due sgasate per avere la certezza di che musica si ascolti: non è lirica, è hard rock, toni acuti e rabbiosi che esplodono dallo scarico in titanio. Chris Gonschor, il direttore tecnico BMW in SBK, si raccomanda: “Divertiti e… non esagerare”. Chiaro il messaggio: oltre a noi ci sono altri giornalisti arrivati per provare la moto campione del Mondo. Un’eventuale scivolata significa fine dei giochi. Per noi e… per gli altri.Saliamo in sella. Ultime raccomandazioni dal meccanico – “Vai ragazzo e… goditela” – e via.La prima è in giù (come le altre marce), folle in su. In un attimo la pit lane è alle spalle. Sotto di noi “più di 240 cavalli”, si vocifera siano 250: non proprio l’ideale per rilassarsi, almeno all’inizio. Eppure, succede qualcosa. Dopo poche curve,la M1000 RR comincia ad accoglierti. Non è scorbutica, non è cattiva. È precisa, leggibile, intuitiva. Non mette mai davvero in difficoltà, nemmeno se – come nel nostro caso – il ritmo non è comprensibilmente da mondiale SBK. Senti che c’è margine, che la moto lavora con te. E questa è forse la sua magia più grande. La posizione in sella è estrema, del resto Toprak guida così. Tanto carico sull’anteriore, sella altissima, pedane vicine. È una postura aggressiva, da attacco totale. Eppure il manubrio largo aiuta a tenere tutto sotto controllo. All’inizio il corpo si ribella, poi inizia a fidarsi.Come noto, Razgatlioglu ha uno stile unico: staccate furiose, ingressi in derapata, accelerazioni in cui sembra domare un cavallo selvaggio. La sua BMW è cucita su questa guida. Carica l’avantreno, mantiene giù il muso quando si apre il gas e ti dà la leva giusta per gestire il retrotreno quando scivola. Una moto disegnata per la battaglia.

    Tecnologia da mondiale e spinta infinita oltre i 15.000 giri

    Prese le misure, si comincia a “spingere”. E il quattro cilindri BMW mostra il suo lato migliore: fluido, progressivo, potenteeppure mai brutale. La coppia c’è, la spinta è costante. Il motore sale di giri con sorprendente linearità.Ti accompagna, non ti “strappa” le braccia. Non tradisce. Sembra quasi volerti fare andare forte.Rispetto alla versione omologata, la M 1000 RR da gara è un concentrato di ingegneria da pista. Il motore resta un quattro cilindri in linea da 999 cc, ma cambia tutto: elettronica dedicata, fasatura, materiali. Valvole in titanio, bielle alleggerite Pankl, pistoni forgiati, rapporto di compressione rivisto.Sale oltre i 15.000 giri, con una risposta al gas fulminea grazie a corpi farfallati racing e mappature specifiche sviluppate curva per curva. La moto ha la medesima configurazione usata nel precedente weekend, nel round mondiale andato in scena sul Cremona Circuit.

    Tutto sotto controllo

    Il sistema elettronico gestisce trazione, anti-impennata, freno motore. Tutto regolabile dal semimanubrio sinistro, in tempo reale tramite pulsantiera.Le sospensioni Öhlins pressurizzate – FGR 300 davanti, TTX GP dietro – sono chirurgiche: leggono la pista millimetro per millimetro. La moto resta, precisa, reattiva. I freni Brembo GP4-RX con dischi maggiorati in acciaio offrono una frenata che sembra fermare il tempo.Il telaio, seppur derivato dalla versione stradale in alluminio, è irrigidito nei punti giusti. Il forcellone, saldato a mano, è un capolavoro: garantisce trazione in uscita anche nelle accelerate più brutali del campione turco. Le ali aerodinamiche, presenti su cupolino e fianchi, entrano in gioco sopra i 200 km/h: danno carico all’anteriore e stabilizzano nei curvoni.Tutto è pensato per aiutare, mai per complicare. Perché in gara, quando ogni decimo è una vita, anche avere una moto che non ti sfianca a fine gara fa la differenza tra un podio e un piazzamento nelle retrovie.Sugli 885 metri del rettilineo opposto ai box del Cremona Circuit spalanchiamo il gas. Il motore urla, i led della strumentazione lampeggiano: “Cambia, cambia, cambia!”. In pochi istanti si arriva alla sesta e poi alla staccata. Un dito sulla leva e la BMW frena con violenza. Si inchina, il peso si trasferisce in avanti, senti tutto su braccia e spalle. L’impianto è mostruoso.Le sospensioni lavorano in armonia. La moto è incollata all’asfalto.

    In pista con la BMW SBK di Razgatlioglu: un gran ballo durato (troppo) poco

    Poi, i cambi di direzione: un ballo elegante tra le curve. Non serve forza, soltanto precisione. La M1000 RR si muove con leggerezza, si lascia guidare. È una Superbike, certo, ma non spaventa. È superiore, sì, ma non arrogante. È naturale.Pochi giri – appena 3 – ed è ora di rientrare. In corsia box ci aspetta un meccanico, pronto ad afferrare la moto. La sua attenzione è tutta per lei. Ma il suo sguardo curioso è rivolto anche al nostro casco: vuole leggere cosa ci ha lasciato. E la verità è semplice: ci ha lasciato qualcosa. Non siamo Toprak, non siamo piloti da Mondiale, ma per qualche minuto abbiamo avuto tra le mani la moto che ha portato la BMW sul tetto del Mondo delle derivate. Un vero sogno. LEGGI TUTTO

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    Hamilton da star a problema. Ferrari, cosa pensi di fare?

    Salvate il generale Hamilton. Da star a problema in pochi mesi, quella di Sir Lewis alla corte di Maranello più che una primavera è stata una gelata che anticipa l’inverno. A metà gennaio solo sorrisi ed entusiasmo, a fine marzo la botta di godimento per l’accoppiata pole-vittoria nella Sprint in Cina che aveva fatto dimenticare i timori sulla bontà della SF-25 emersi già nei test in Bahrein e co LEGGI TUTTO

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    Dentro il sogno SBK: in sella alla BMW M 1000 RR di Razgatlioglu

    In sella alla BMW SBK di Razgatlioglu: ansia da prestazione

    Un colpo all’avviamento e il quattro cilindri prende vita. Già ai bassi regimi ti fai un idea sentendo quel sound cupo, e bastano due sgasate per avere la certezza di che musica si ascolti: non è lirica, è hard rock, toni acuti e rabbiosi che esplodono dallo scarico in titanio. Chris Gonschor, il direttore tecnico BMW in SBK, si raccomanda: “Divertiti e… non esagerare”. Chiaro il messaggio: oltre a noi ci sono altri giornalisti arrivati per provare la moto campione del Mondo. Un’eventuale scivolata significa fine dei giochi. Per noi e… per gli altri.Saliamo in sella. Ultime raccomandazioni dal meccanico – “Vai ragazzo e… goditela” – e via.La prima è in giù (come le altre marce), folle in su. In un attimo la pit lane è alle spalle. Sotto di noi “più di 240 cavalli”, si vocifera siano 250: non proprio l’ideale per rilassarsi, almeno all’inizio. Eppure, succede qualcosa. Dopo poche curve,la M1000 RR comincia ad accoglierti. Non è scorbutica, non è cattiva. È precisa, leggibile, intuitiva. Non mette mai davvero in difficoltà, nemmeno se – come nel nostro caso – il ritmo non è comprensibilmente da mondiale SBK. Senti che c’è margine, che la moto lavora con te. E questa è forse la sua magia più grande. La posizione in sella è estrema, del resto Toprak guida così. Tanto carico sull’anteriore, sella altissima, pedane vicine. È una postura aggressiva, da attacco totale. Eppure il manubrio largo aiuta a tenere tutto sotto controllo. All’inizio il corpo si ribella, poi inizia a fidarsi.Come noto, Razgatlioglu ha uno stile unico: staccate furiose, ingressi in derapata, accelerazioni in cui sembra domare un cavallo selvaggio. La sua BMW è cucita su questa guida. Carica l’avantreno, mantiene giù il muso quando si apre il gas e ti dà la leva giusta per gestire il retrotreno quando scivola. Una moto disegnata per la battaglia.

    Tecnologia da mondiale e spinta infinita oltre i 15.000 giri

    Prese le misure, si comincia a “spingere”. E il quattro cilindri BMW mostra il suo lato migliore: fluido, progressivo, potenteeppure mai brutale. La coppia c’è, la spinta è costante. Il motore sale di giri con sorprendente linearità.Ti accompagna, non ti “strappa” le braccia. Non tradisce. Sembra quasi volerti fare andare forte.Rispetto alla versione omologata, la M 1000 RR da gara è un concentrato di ingegneria da pista. Il motore resta un quattro cilindri in linea da 999 cc, ma cambia tutto: elettronica dedicata, fasatura, materiali. Valvole in titanio, bielle alleggerite Pankl, pistoni forgiati, rapporto di compressione rivisto.Sale oltre i 15.000 giri, con una risposta al gas fulminea grazie a corpi farfallati racing e mappature specifiche sviluppate curva per curva. La moto ha la medesima configurazione usata nel precedente weekend, nel round mondiale andato in scena sul Cremona Circuit.

    Tutto sotto controllo

    Il sistema elettronico gestisce trazione, anti-impennata, freno motore. Tutto regolabile dal semimanubrio sinistro, in tempo reale tramite pulsantiera.Le sospensioni Öhlins pressurizzate – FGR 300 davanti, TTX GP dietro – sono chirurgiche: leggono la pista millimetro per millimetro. La moto resta, precisa, reattiva. I freni Brembo GP4-RX con dischi maggiorati in acciaio offrono una frenata che sembra fermare il tempo.Il telaio, seppur derivato dalla versione stradale in alluminio, è irrigidito nei punti giusti. Il forcellone, saldato a mano, è un capolavoro: garantisce trazione in uscita anche nelle accelerate più brutali del campione turco. Le ali aerodinamiche, presenti su cupolino e fianchi, entrano in gioco sopra i 200 km/h: danno carico all’anteriore e stabilizzano nei curvoni.Tutto è pensato per aiutare, mai per complicare. Perché in gara, quando ogni decimo è una vita, anche avere una moto che non ti sfianca a fine gara fa la differenza tra un podio e un piazzamento nelle retrovie.Sugli 885 metri del rettilineo opposto ai box del Cremona Circuit spalanchiamo il gas. Il motore urla, i led della strumentazione lampeggiano: “Cambia, cambia, cambia!”. In pochi istanti si arriva alla sesta e poi alla staccata. Un dito sulla leva e la BMW frena con violenza. Si inchina, il peso si trasferisce in avanti, senti tutto su braccia e spalle. L’impianto è mostruoso.Le sospensioni lavorano in armonia. La moto è incollata all’asfalto.

    In pista con la BMW SBK di Razgatlioglu: un gran ballo durato (troppo) poco

    Poi, i cambi di direzione: un ballo elegante tra le curve. Non serve forza, soltanto precisione. La M1000 RR si muove con leggerezza, si lascia guidare. È una Superbike, certo, ma non spaventa. È superiore, sì, ma non arrogante. È naturale.Pochi giri – appena 3 – ed è ora di rientrare. In corsia box ci aspetta un meccanico, pronto ad afferrare la moto. La sua attenzione è tutta per lei. Ma il suo sguardo curioso è rivolto anche al nostro casco: vuole leggere cosa ci ha lasciato. E la verità è semplice: ci ha lasciato qualcosa. Non siamo Toprak, non siamo piloti da Mondiale, ma per qualche minuto abbiamo avuto tra le mani la moto che ha portato la BMW sul tetto del Mondo delle derivate. Un vero sogno. LEGGI TUTTO

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    Aprilia Racing e Liffo: nasce una partnership all’insegna dell’innovazione e dell’eccellenza italiana

    Aprilia Racing, iconico brand italiano sinonimo di performance e avanguardia su due ruote, e Liffo, il primo robot guidato dall’intelligenza artificiale che cucina in totale e assoluta autonomia unendo tecnologia, design e sostenibilità, annunciano una nuova partnership strategica che celebra l’eccellenza del Made in Italy e una visione comune dell’innovazione. LEGGI TUTTO

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    La Ferrari cresce, ma è solo Leclerc. Hamilton incassa

    Eppur si muove. A dirla tutta la classifica, più che la Ferrari in pista. Ma intanto… Alla fine del secondo trittico consecutivo stagionale, iniziato con l’onta della doppia eliminazione nel Q2 di Imola, il GP di casa raddrizzato con una buona doppia rimonta, e concluso con il doppio podio di Abbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Spagna rivivi la diretta qualifiche a Barcellona: pole di Piastri, Ferrari lontane

    18:44

    Verstappen realista: “Giusto il terzo posto”

    “Penso che non potevo fare molto meglio, abbiamo peccato di passo rispetto alle McLaren, il terzo posto è quello che valiamo, anche se dietro ci sono vicini. Vedremo cosa faremo domani”. Lo dice il pilota della Red Bull, Max Verstappen, al termine delle qualifiche al gp di Spagna che domani lo vedrà partire dalla terza posizione, seppur raggiunta al pari di Russell. “Abbiamo fatto qualche modifica dell’ultimo minuto alla macchina – rivela l’olandese – ma non sono state sufficienti, ma va bene così. Loro sono duri da battere, vedremo cosa riusciremo a fare domani”.

    18:32

    Hamilton: “Bisogna essere aggressivi”

    “Spero di poter lottare per il podio domani. In qualifica non possiamo lottare per la pole, ma penso che il passo gara sia buono. Dovremo essere aggressivi sin dalla prima curva”. Così Lewis Hamilton dopo il quinto posto nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna.

    18:18

    Leclerc: “Forse ho sbagliato”

    “Il team mi ha proposto più volte nel pit di fare prima, avevamo solo una soft non veramente usata, che in una pista così fa la differenza. Volevo tenere questa gomma per la gara domani, credo che ci sia un grande vantaggio. Ci ho provato a metà sessione, poi la temperatura è scesa e c’è stato più miglioramento. Sono abbastanza contento per la nostra scelta di gomma per domani, se pagherà o no ne riparleremo domani sera, forse ho sbagliato, vedremo”. 

    18:04

    Leclerc e i dubbi sulla strategia

    “La scelta di fare il giro di qualifica al primo tentativo e non aspettare più avanti quando la pista era migliorata “è stata una scelta mia, quindi la responsabilità è mia. Era la scelta giusta o no non lo so, forse no, ma è stata completamente mia”. Così il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, dopo il settimo posto in qualifica.

    17:42

    Norris e il secondo posto: “Sono contento”

    “Oscar sta guidando molto bene per tutto il weekend, sarà una bella gara domani soprattutto in partenza. Spero che domani sarà una gara semplice per me, la strada è lunga dalla partenza in curva 1, oggi comunque è un buon risultato, sono contento”. Lo dice il pilota della McLaren Lando Norris, secondo oggi nelle qualifiche del gp di Spagna in programma domani.

    17:30

    Ferrari, Vasseur ci crede: “Puntiamo al podio”

    “Abbiamo dovuto sacrificare la qualifica anche perché il quarto posto era raggiungibile. Per Hamilton le qualifiche sono andate bene. Nel complesso la sessione é stata positiva, ma abbiamo preferito scommettere sulla gara. La strategia di domani sarà più flessibile”. Queste le parole di Frederic Vasseur, team principal Ferrari, dopo le qualifiche del Gran Premio di Spagna, nono appuntamento del Mondiale di F1. “Con Leclerc abbiamo deciso di fare il tentativo subito per evitare bandiere gialle e incidenti. Domani ci giocheremo il podio, le McLaren sono più avanti anche se Leclerc era dietro di soli due decimi in qualifica”.

    17:23

    La gioia di Piastri: “Macchina incredibile”

    “Sono molto contento, è stato un buon weekend, abbiamo faticato nelle libere ma in serata ieri abbiamo trovato il passo. La macchina è stata incredibile, abbiamo fatto un gran lavoro, grazie al team. 12 mesi fa avevo fatto un po’ schifo qui”. Così Oscar Piastri commentando la pole position della sua McLaren al gp di Spagna davanti al compagno di scuderia, Lando Norris. “Sono migliorato parecchio nella curva 1, poi un paio di altri punti, non so se ho fatto meglio ma nella prima parte del giro ho fatto bene tenendo duro nel secondo. Non è stato un giro perfetto ma sono molto contento”, aggiunge l’australiano, che conclude: “Sono contento di partire in pole, domani dovrò partire molto bene”.

    17:11

    Qualifiche Formula 1, il resoconto

    Oscar Piastri con la McLaren conquista la pole position del Gran Premio di Spagna di Formula 1 davanti al compagno di squadra Lando Norris. Le due McLaren precedono Max Verstappen con la Red Bull e George Russell con la Mercedes. Quinto Lewis Hamilton con la Ferrari, davanti a Kimi Antonelli con la Mercedes e all’altra Ferrari di Charles Leclerc. Chiudono le prime dieci posizioni Pierre Gasly con l’Alpine, Isack Hadjar con la Racing Bulls e Fernando Alonso con la Aston Martin

    17:02

    Pole position di Piastri su McLaren!

    Che giro di Oscar Piastri che si prende la pole a Barcellona. Tempo pazzesco, due decimi meglio di Norris. Verstappen terzo, quarto Russell, Hamilton quinto. Leclerc ha fatto un solo tentativo ed è settimo dietro ad Antonelli.

    16:55

    McLaren impressionanti, Leclerc ci prova

    Primi tentativi nella Q3. Norris-Piastri sono lì davanti, poi Russell e Leclerc. Attenzione al gioco delle scie…

    16:48

    Finisce la Q2, ora si fa sul serio

    Fuori Albon, Bortoleto, Lawson, Stroll e Bearman. Piastri-Norris solo lì davanti, dietro c’è Verstappen.

    16:31

    In Q2 è subito battaglia

    Primo bel tempo di Albon che si piazza in testa. Ma devono arrivare i big. Leclerc e Hamilton devono ancora uscire.

    16:23

    Finisce la Q1, Hamilton in difficoltà

    Undicesimo tempo per l’inglese sulla Ferrari. Eliminati Hulkenberg, Ocon, Sainz, Colapinto e Tsunoda. Piastri, Verstappen e Norris i primi tre fin qui.

    16:12

    I primi tempi della Q1

    Piastri davanti, poi Verstappen e Norris. Quinto Leclerc, Hamilton lontano è ottavo. Bene Alonso per ora: è settimo.

    16:05

    Iniziate le qualifiche a Barcellona

    Colapinto, Ocon e Bearman i primi scendere in pista. Via via tutti gli altri. Fa molto caldo a Barcellona: 48°C sul tracciato e 29°C in aria.

    15:53

    Ci siamo, a breve la lotta per la pole

    Tutto pronto a Barcellona. Fa caldo, l’alta temperatura potrebbe essere una variante. Alle 16 si parte!

    15:33

    I favoriti per la pole position

    Le prove libere, tutte e tre, hanno detto che le McLaren sono le favorite per la prima fila. Ferrari in difesa, ma con Leclerc che proverà ad agguantare almeno una seconda fila. La sua rossa soffre nel primo settore. Occhio anche a Verstappen.

    15:19

    Le ultime prove libere: i risultati

    Doppietta McLaren nella terza sessione di prove libere del Gp di Spagna. Oscar Piastri ha fatto segnare il miglior tempo in 1’12″387 davanti al compagno di squadra Lando Norris, staccato oltre mezzo secondo (+0″526). Terza piazza per la Ferrari di Charles Leclerc, a oltre sette decimi (+0″743), mentre l’altra rossa di Lewis Hamilton è nona a più di un secondo (+1″140). Quinto posto per la Red Bull di Max Verstappen, alle spalle di George Russell quarto. Settimo Kimi Antonelli con l’altra Mercedes.

    15:16

    Formula 1, alle 16 la pole

    Tutto pronto a Montmelò. Le ultime prove libere hanno detto che le McLaren sono sempre le macchine da battere. Piastri, Norris e poi Leclerc. Hamilton nono. Si riparte da qui.

    Barcellona LEGGI TUTTO